SASSU CERAMISTA
Carlos Julio Sassu Suarez

Il primo incontro di Aligi Sassu con Albisola e con la ceramica risale all'estate del 1939: il Maestro si trovava presso Tullio Mazzotti, conosciuto a Milano ne1 1928, in occasione di un incontro con Marinetti.
L'artista era reduce da diciotto mesi di carcere, inflittogli per il suo impegno clandestino contro il regime fascista: Albisola fu quindi per lui una liberazione, una possibilità di tradurre in qualcosa di concreto quanto era stato maturato nel periodo precedente.
Altrettanto importante risultò poi l'esperienza di Castel Cabiaglio, in Val Ganna, dove l'artista fu invitato nel 1947 da Cattaneo, un celebre antiquario di Milano. […] Nonostante la terribile situazione economica ed i seri problemi familiari, dopo la parentesi in Val Ganna Sassu nutriva un forte desiderio di tornare ad Albisola per riprendere l'esperienza che era stato costretto dagli avvenimenti a lasciare incompiuta. Vi ritornò quindi appena gli fu possibile, nel ' 47. Ricominciava così l'avventura interrotta, l'esperienza della scultura. Da quest'anno sino al '55, si sviluppa il periodo più fruttuoso di Sassu sia per la ceramica in generale che più particolarmente per la scultura. Egli si rivela un eccezionale lavoratore. Sono molte centinaia le opere decorative che dipinge per i forni di Mazzotti e sicuramente, in questo campo, porta avanti un deciso rinnovamento del gusto, sbrigliando il suo estro in fitte sequenze d'immagini riprese dal proprio repertorio con sorprendente freschezza. […]

Aligi Sassu l'opera ceramica, a cura di Gian Carlo Bojani con la collaborazione di Carlos Julio Sassu Suarez, Il Vicolo, Cesena, 2000.